Quanto cresceranno ancora i tassi dei mutui?
Abbiamo già parlato della crescita dei tassi dei mutui e, dato che la situazione continua ad evolversi, abbiamo deciso di parlarne nuovamente andando a valutare le previsioni e le ultime novità.
Cosa sta accadendo? La crescita continuerà oppure no? La pandemia ha portato la BCE ad adottare politiche economiche molto espansive, di fatto inondando il mercato di liquidità, ma i recenti avvenimenti internazionali hanno comportato un improvviso cambiamento di scenario.
La relazione tra inflazione e tassi di interesse
Per capire se i tassi dei mutui cresceranno ancora oppure no, è utile sottolineare che lo scoppio della guerra in Ucraina ha avuto come conseguenza immediata un repentino aumento del costo dell’energia. Questo aumento ha causato l’impennata dell’inflazione. Questo perché il prezzo di produzione, trasporto e commercializzazione di molti beni è direttamente proporzionale al prezzo dell’energia.
Una situazione di inflazione molto alta non è mai ben tollerata dai governi, poiché tende a far perdere potere di acquisto alle famiglie. Per contrastare l’inflazione la Banca Centrale Europea ha alzato il costo del denaro con cui le banche si finanziano. L’Euribor, che a sua volta determina i tassi dei mutui, è quindi salito in modo proporzionale all’aumento dei tassi della BCE. È questo il motivo per cui si è passati da un Euribor negativo, -0,58% a inizio anno, fino all’1,76% attuale. La BCE potrebbe alzare ancora i tassi come ulteriore misura per contrastare l’inflazione, e questo inciderebbe di certo anche sui tassi dei mutui. Tuttavia, per il momento, le previsioni sono meno negative di quanto ci si potrebbe aspettare.
Cosa riserva il futuro alle persone che stanno pagando un mutuo
I firmatari di un contratto di mutuo a tasso variabile sono profondamente preoccupati per questo scenario che sembra non raggiungere mai un punto di stabilità. Pertanto si pongono interrogativi sulla durata di questi rincari.
Analizzando lo scenario attuale del mercato energetico, c’è da dire che già negli ultimi mesi è stata apprezzata una riduzione del costo dell’energia. Quest’ultimo, infatti, è tornato a livelli non molto superiori al periodo antecedente alla guerra. Questo evento, congiuntamente alla stretta monetaria già varata dalla BCE con i recenti aumenti dei tassi, potrebbe far sperare in un rallentamento della spinta inflattiva.
L’inflazione finalmente sotto controllo porterebbe la BCE a desistere da ulteriori innalzamenti del costo del denaro. Il risultato sarebbe anche una stabilizzazione dei tassi dei mutui. Questo potrebbe avvenire già nei primi mesi del prossimo anno. Ovviamente, a causa della grande incertezza internazionale dovuta alle dinamiche della guerra in corso, è difficile fare previsioni di lungo periodo. Nonostante questo gli analisti del settore presumono che i tassi di interesse dovrebbero iniziare a scendere nuovamente nella seconda metà del 2023, garantendo una maggiore tranquillità a chi ha un mutuo a tasso variabile.
Tassi dei mutui: hai dubbi sui tassi di interesse del tuo mutuo?
Continuando a seguire il nostro blog potrai restare aggiornato sul mondo delle banche e sulla situazione relativa ai tassi di interesse. Se però hai dubbi sui rapporti con la tua banca e, più in particolare, sugli interessi di un mutuo che hai attivato, puoi richiedere una consulenza al nostro studio.
Non è raro che i tassi di interesse siano alti e in alcuni casi potrebbe trattarsi di usura bancaria. Ogni anno le vittime di usura da parte delle banche aumentano e in ogni caso è sempre importante agire al più presto. Il nostro studio è dalla parte di privati e imprenditori e può aiutarti ad analizzare la tua situazione.
Successivamente, se la situazione lo richiederà, potremo tutelarti nel rapporto con le banche e gli istituti di credito. Non esitare a chiederci maggiori informazioni sui tassi dei mutui e sull’usura bancaria: siamo sempre pronti a fornire un sostegno professionale a tutti coloro che ne hanno bisogno.